Campi Elettromagnetici nei Luoghi di Lavoro

I tecnici qualificati della Tecnosib S.r.l. effettuano misurazioni di campi elettromagnetici ed emettono relazione tecnica che costituisce Documentazione di Valutazione dell’Esposizione Professionale in ottemperanza alle leggi vigenti.

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Il rapido sviluppo nell’industria e in medicina di tecnologie che usano campi magnetici statici ha prodotto un aumento dell’esposizione umana a questi campi ed ha portato a numerosi studi scientifici sui loro possibili effetti.
Mentre sono ormai ben chiari e noti gli effetti sanitari relativi a esposizioni acute dell’organismo umano:

  • l’aumento della temperatura corporea e di particolari organi interni; la stimolazione di tessuti e strutture eccitabili, le variazioni comportamentali, rispetto ai quali è possibile fissare con precisione adeguati limiti di esposizione ai campi elettromagnetici;

i possibili effetti a lungo termine sono ancora in fase di studio o comunque i risultati ottenuti dalle varie ricerche scientifiche hanno spesso fornito risultati tra loro discordanti.

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Per tale motivo è bene conoscere il comportamento delle sorgenti di campi elettromagnetici presenti nei luoghi di lavoro in maniera tale da poter ridurre, per quanto possibile, l’esposizione agli stessi, applicando, senza eccessivi allarmismi, una corretta politica di prevenzione e riduzione dei rischi.

Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. n.81 del 2008 ne parla al Titolo VIII “Agenti fisici” Capo IV “protezione da campi elettromagnetici”.

Nello specifico ogni datore di lavoro dovrà individuare in azienda le sorgenti di campi elettromagnetici, valutarne il rischio tramite strumenti adeguati in conformità alle norme di emanazione europea e adottare misure di contenimento e di prevenzione del rischio.

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Una serie di misure di difficile definizione poichè mentre le radiazioni ionizzanti, a cui sono esposti coloro che lavorano a contatto con sorgenti radioattive, possono essere schermate, le emissioni elettromagnetiche a bassa energia hanno rari casi di esposizione acuta e ” possibili ” influenze solo nel lungo lunghissimo periodo.

A queste vanno aggiunte le sorgenti indipendenti dall’attività lavorativa, che però possono essere ugualmente influenti, come stazioni radio base o elettrodotti posti nelle vicinanze dei luoghi di lavoro.

Il Tecnico incaricato dal datore di lavoro, mediante apposita apparecchiatura di analisi dei campi elettromagnetici in bassa o alta frequenza, valuterà i valori medi di campo elettrico e di induzione magnetica nelle varie postazioni di lavoro e li confronterà con i limiti previsti dalla normativa.

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Diventa dunque importante sapere che generalmente le sorgenti di campo elettromagnetico all’interno dei luoghi di lavoro possono essere:

  • quadri elettrici; cabine elettriche; trasformatori; gruppi elettrogeni, gruppi di continuità; apparecchi per l’elettrolisi; forni elettrici e per fusione di metalli; saldatori; smerigliatrici; attrezzature ospedaliere come il tomografo a risonanza magnetica.